Parole di speranza

Commento del Professore di storia dell’arte, Pittore e Scultore Romano Pelloni.

Devo con piacere confermare quanto dette in apertura:
Sonia è una testimonianza del Romanticismo artistico di ogni tempo.
Perché sa rimanere fedele alle figurazione dell’uomo e sa rinnovare il linguaggio pittorico e plastico. Per la pittura gli sfondi cosi raffinati, i colori che delinea sono l’anima che la figura rappresentata emana.
Gli occhi dei suoi personaggi ci parlano…Le sculture sono fluide di armonia del corpo umano. Le belle parole del suo sposo Attilio, hanno a loro volta“ dipinto benissimo il valore artistico di Sonia.
Romano Pelloni

Maria Teresa di Calcutta

La gioia è amore,
la conseguenza logica
di un cuore ardente d’amore.
La gioia è una necessità
e una forza fisica.
La nostra lampada arderà
dei sacrifici fatti con amore
se siamo pieni di gioia.

 

Queste parole sono dedicate a mia madre Helena e a mio padre Josè

esempio luminoso di vita

che dal cielo continua a starmi vicino e ad aiutarmi.

 

Sonia Maria de Oliveira

Dobbiamo dare vita ai nostri sogni,
luce alla nostra anima
e fare rinascere il Dio
che c’è in ognuno di noi,
dando senso a tutto
quello che ci circonda
e riempiendo di gioia e
di amore la nostra esistenza.

Prof. Mario Bizzoccoli - critico d’arte

Due soli sono presenti in Sonia, entrambi latini: il sole cromatico puro delle terre brasiliane e il sole plastico quello italiano. La sua coscienza chiara di donna–dentista-madre la porta ad una figuratività tutta sua che non vuole, non può essere ritrattismo puro. Certo, nelle costanti figure femminile che rappresenta, la sua presenza riportata ci è sempre, soggetto e firma ad un tempo. Ma il suo non è un atto di presunzione ateistica: Sonia, come un’attrice convinta o, meglio, come una poetessa declamatrice si pone davanti all’osservatore con la convinzione della solidarietà.

Gli antecedenti sudamericani, naturalmente, continuano a permearla nel suo figurativismo iconico, come resiste, fortissima, la sua tendenza a riportare le impressioni di viaggio mondiali. Ma ora più che mai, la sua luce diffusa, la sua gioia esplosiva si diffonde, ricorrendo con spontaneità a grandi fonti che si chiamano Chagall, Orozco, De Chirico, Savinio… senza minimamente cadere nel plagio o nella semplice copiatura accademica. Tutta la sua luce è chiara e, al tempo stesso, morbida. Il grembo materno, protettivo e sicuro, si apre alla vita successiva ed elevante; è una sacralità tutta sua, fortemente attizzata da una fede convinta, che non evita una sensualità particolare; questa è, sì, sottile come un profumo orientale, ma, al tempo stesso, è slancio vitale della natura e della storia.

Nulla, allora, diviene scontato: la sua pittura diventa spartito musicale e di sicura percezione armonica immediata.

Carpi lì, 22 marzo 2011

Rabindranath Tagore

Ho dormito ed ho sognato che la vita era gioia.
Mi sono svegliato ed ho scoperto che la vita era servizio.
Ho servito ed ho imparato che il servizio era gioia.

Le Beatitudini

Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando v’insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così, infatti, hanno perseguitato i profeti prima di voi. Chi dunque trasgredirà uno solo di queste beatitudini, anche minime, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece le osserverà e le insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

Preghiera semplice di Francesco D’Assisi

Oh! Signore, fa di me uno strumento della Tua Pace:
Dove è odio, fa che io porti l’Amore,
Dove è offesa, ch’io porti il Perdono,
Dove è discordia, ch’io porti l’Unione,
Dove è disperazione, ch’io porti la Speranza,
Dove è ignoranza, ch’io porti la Conoscenza,
Dove è tristezza, ch’io porti la Gioia.
Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto
Ad essere consolato, quanto a consolare;
Ad essere compreso, quanto a comprendere;
Ad essere amato, quanto ad amare.
Poiché, così è:
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.

Un sorriso

Arricchisce chi lo riceve, senza impoverire chi lo dona.
Un sorriso non costa nulla e produce molto:
non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno
e nessuno è così povero da non meritarlo.
Creatore di felicità in casa, negli affari è un sostegno,
è il segno sensibile dell’amicizia profonda.
Un sorriso dà riposo alla stanchezza,
nello scoraggiamento rinnova il coraggio,
nella tristezza è consolazione,
è l’antidoto naturale di tutte le nostre pene.
Ma è un bene che non si può comperare, né rubare, né prestare,
poiché solo ha valore dall’istante in cui si dona.
Se poi incontrerete talora chi l’aspettato sorriso a voi non dona,
siate generosi e date il vostro,
perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso
come chi ad altri non sa darlo.

Sull’amore, di Gibran

Allora Almitra disse: parlaci dell’Amore.
E lui sollevò la testa e scrutò il popolo
e su di esso calò una grande quiete.
E con voce ferma disse:
Quando l’amore vi chiama, seguitelo;
anche se le sue vie sono dure e scoscese:
e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui.
Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire.
E quando vi parla, abbiate fede in lui,
anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni
come il vento del nord devasta il giardino.
Poiché l’amore come vi incorona così vi crocefigge.
E come vi fa fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità
e accarezza i più teneri rami che fremono al sole,
così scenderà alle vostre radici
e le scuoterà fin dove si avvinghiano alla terra.
Come covoni di grano vi accoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi staccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
E vi affida alla sua sacra fiamma
perché siate il pane sacro della mensa di Dio.

Tutto questo compie in voi l’amore,
affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore
e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
Ma se per paura cercherete nell’amore unicamente la pace e il piacere,
allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità
e uscire dall’aia dell’amore, nel mondo senza stagioni,
dove riderete ma non tutto il vostro riso
e piangerete, ma non tutte le vostre lacrime.

L’amore non dà nulla fuorché sé stesso
e non attinge che da se stesso.
L’amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
poiché l’amore basta all’amore.

Quando amate non dovreste dire: “Ho Dio nel cuore”,
ma piuttosto, “Io sono nel cuore di Dio”.
E non crediate di guidare l’amore,
perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.

L’amore non vuole che compiersi.
Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri,
i vostri desideri hanno da essere questi:
Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello
che canta la sua melodia nella notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d’amore,
e sanguinare condiscendenti e gioiosi.
Destarsi all’alba con cuore alato
e rendere grazie per un altro giorno d’amore;
riposare nell’ora del meriggio e meditare sull’estasi d’amore;
grati, rincasare la sera;
e addormentarsi con una preghiera in cuore per l’amato
e un canto di lode sulle labbra.

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale 
di Eugenio Montale

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

MANTRA- VITA

MANTRA PER OTTENERE BENEDIZIONI PER LA NOSTRA SALUTE
(DI SERGIO FONSECA BARRETTO – FONDATORE DELL”YOGA SUDDHA DHARMA MANDALAM- RP/sp- BRASILE)

OM! (E’ IL SACRO NOME DI DIO) – VA RIPETUTO TRE VOLTE

INSPIRANDO RIPETI LENTAMENTE QUESTE PAROLE:

24 VOLTE AL GIORNO IO RESPIRO E RICEVO:
LA RICCHEZZA TOTALE DI DIO ,
MANIFESTATA IN FORMA DI AMORE DIVINO, DENTRO IL MIO CUORE, DI PERFETTA SALUTE, FISICA E MENTALE,
ABBONDANZA DI BENI MATERIALI,
PACE, ALLEGRIA, FELICITA’ E DI SAGGEZZA!.
IO SONO UNA FIAMMA VIVA D’AMORE
CON DIO E CON TUTTI GLI ESSERI VIVENTI.
OM! VA RIPETUTO TRE VOLTE.
N.B. INSPIRARE L’ARIA LENTAMENTE, COSCIENTIZZANDO OGNI PAROLA CON FEDE, ED ESPIRA POI CON LA VOLONTA’ DI ALLONTANARE TUTTI I DOLORI FISICI , MORALI E LE MALATTIE.

RIPETI: 24 VOLTE AL MATTINO – RIPETI: 24 VOLTE ALLA SERA

Nel commento di Davide è racchiuso il senso della mia pittura.

“Con grande attenzione e trasporto ho guardato i dipinti. E’ stato come entrare in un mondo del quale sento assenza, nostalgia, un mondo sereno, sicuro, fatto di suggestioni, ricordi, un mondo pervaso di un immaginario benigno, onirico e reale che mi comunica pace, amore, serenità.
La tecnica pittorica, molto semplice, quasi naif non appesantisce o rende difficile la lettura, ma anzi, al contrario, ne è un tramite diretto, perfetto. E’ una bellissima carrellata di paesaggi e persone, o meglio di uomini, donne, fanciulle e persino animali dagli occhi lucenti, pervasi di umanità, candore, serenità.
Mirabile il ritratto di Vanito.
E’ un mondo, quello che rappresenti, Sonia, che forse è molto lontano dalla vita della maggior parte di noi, dove le ansie, i dolori, i dispiaceri, le invidie, le gelosie, la malattia, la morte sembrano sopraffare i nostri pensieri, ma è quel mondo che tutti noi vorremmo recuperare, facendo silenzio e guardandoci negli occhi… ed ascoltando noi stessi e gli altri…., il mondo che tutti potremmo vivere se solo pensassimo all’amore come motore del nostro vivere…. E’ il mondo confortante dei sorrisi, della natura forte e benigna, in movimento, dei paesaggi commoventi, il mondo del lavoro duro e onesto, degli affetti manifestati, della trepida attesa e della gioia condivisa… e di un Dio benigno che ci assiste e sorride con noi…
Che nostalgia…”

CI SONO MESSAGGI CHE FANNO CANTARE DI GIOIA
MESSAGGIO DI ROMINA POWER

Sentendo la canzone “Felicità” di Albano e Romina Power, ho sentito nel mio cuore il desiderio di scrivere a Romina, attrice, scrittrice e pittrice nota in tutto il mondo, chiedendole se poteva visitare il mio sito. Sapevo anche che Romina stava compiendo un cammino spirituale molto profondo e così con coraggio e speranza le ho mandato una e-mail. E lei con semplicità e con cuore non solo mi ha risposto con un bellissima lettera, ma ha lasciato un messaggio nella pagina degli ospiti.
“La spiritualità traspare in ogni quadro di Sonia. E’ una persona solare e lo comunica apertamente, rendendo anche gli altri partecipi del mondo bello che risiede in lei. Il mondo ha bisogno di persone come Sonia!.”
Per questo oggi posso cantare di gioia.

Lo scopo della mia arte

Buonasera. Prima di tutto ringrazio Dio per questa serata e per questo momento così prezioso. Essere qui in questa meravigliosa città, Istanbul, per fare una mostra dei miei dipinti per me che provengo da una lontana città del Brasile è un sogno meraviglioso che si realizza. Ricordo la mia terra, il Brasile che tanto amo, ricordo l’Italia dei miei nonni che partirono da un piccolo paese del Veneto per cercare fortuna in Sud America, ricordo la Turchia che tanto assomiglia per i colori, l’umanità della sua gente, per il mare che si illumina al tramonto alle mie due adorate patrie.
Ringrazio gli amici , tutti i presenti e i connazionali che sono qui per condividere con me l’inaugurazione di questa mostra. Lo scopo della mia arte è soprattutto l’amore e la dolcezza che sono il moto del nostro vivere, la spiritualità che ci dona forza, i sogni che ci danno carica e alimentano la nostra vita.
Nei miei dipinti vorrei che voi osservaste il movimento, le onde perché credo nell’energia del pensiero che emana luce e ci circonda sempre, sta in tutto e in tutti, dentro e fuori di noi. Desidero con le mie opere portare serenità, bellezza e armonia . Come pittrice sono nata grazie all’incoraggiamento del mio maestro artistico e spirituale brasiliano, una volta gli chiesi che cos’era l’arte ed egli rispose “L’arte esprime quello che una persona ha dentro di sé, la ricchezza della sua interiorità, solo così le opere possono offrire emozioni. Io con molta umiltà cerco di fare tutto questo, so che ancora molto devo migliorare e le vibrazioni dei miei colori sono le vibrazioni del mio cuore alla ricerca della perfezione verso Dio.
Questa serata io la dedico ai bambini di tutto il mondo, specialmente ai bambini di strada di Istanbul, che non hanno dove vivere e dove mangiare, questa mostra vuole essere anche un piccola testimonianza di solidarietà verso di loro, una piccola goccia, certo, ma che fa comunque parte del grande oceano dell’amore. Grazie.

MESSAGGIO DI PASQUA
Sergio F.B.Barretto-Gnana Dhatha (Istruttore)

SIGNORE GESU’ CRISTO:

1. Se io potessi…
SENTIRE nelle ore di pace e meditazione la vicinanza del Suo Santo Essere nel seno della razza umana!

2. Se io potessi…
VEDERE la luminosa manifestazione del Suo sublime Spirito in mezzo agli uomini, rivestendoli di luce e amore!

3. Se io potessi…
ASCOLTARE la Sua voce silenziosa nel soave invito per tutte le creature di entrare nel Suo Regno di Gloria e di Beatitudine.

4. Se io potessi…
TOCCARE la Sua aura brillante e sentire l’energia purificatrice dello Spirito di Dio, che fluisce attraverso di te sulla umanità, cambiando il buio in luce, l’ ignoranza in saggezza e l’egoismo in fraternità!

5. Se io potessi…
OFFRIRE pensieri, parole ed atti di bontà a tutti gli esseri, senza restrizione di nessuna natura!

6. Se io potessi…
CONSEGNARE la mia propria vita, in sottomissione incondizionata allo Spirito di Dio!

7. Se io potessi…
AMARE e sentire tutti come membri della stessa Famiglia, liberi da tutti i preconcetti umani, ma rivestiti dalla Tua Luce!

SE TUTTI QUESTI SENTIMENTI TROVASSERO RISONANZA NEL MIO CUORE, SOLAMENTE ALLORA, SIGNORE, IO POTRO’ COMPRENDERE E VIVERE IL VERO SENSO E MISTERO DELLA PASQUA!

 

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